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Ghiretti: voto è dei cittadini

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Riceviamo e pubblichiamo

"Tiriamo le somme di questa avventura e possiamo dire forte che quello ottenuto è un risultato straordinario. Non sono solo i numeri a dirlo, ma anche il fatto che il programma elettorale di Parma Unita è preso ad esempio dagli sfidanti del ballottaggio".

Roberto Ghiretti, candidato sindaco al primo turno e prossimo consigliere comunale di Parma Unita, a pochi giorni dal voto che eleggerà il nuovo sindaco di Parma, fa un bilancio del percorso del suo movimento: "Da una parte i parmigiani ci hanno dato enorme fiducia, premiandoci con un pregevole 10,1%. I cittadini hanno visto in noi l'unica vera forza riformista della città.

Dall'altra, osserviamo che entrambi i partecipanti al ballottaggio stanno attingendo a piene mani dal nostro programma elettorale. E' chiaro che le nostre proposte, chiare, concrete e realizzabili, sono diventate un punto di riferimento.

Qualche esempio: Parco naturale della Musica, sicurezza, viabilità e inceneritore. Questo significa che avevamo ragione; ora, però, pretendiamo, come cittadini, che questi progetti vengano realizzati. Le premesse non sono rassicuranti: negli ultimi giorni notiamo atteggiamenti ondivaghi e posizioni diverse rispetto a quelle professate solo una settimana fa. E' un aspetto che ci preoccupa. Se già in campagna elettorale fanno così, saranno affidabili come amministratori?".

In vista del voto di domenica e lunedì, Parma Unita conferma la sua posizione: "Il voto è dei cittadini e di nessun altro - precisa Ghiretti -. Ognuno di noi sceglierà il candidato sindaco che ritiene più in grado di guidare la città. Da una parte c'è la novità rappresentata da Pizzarotti. Non abbiamo paura dei giovani; anzi, Parma ha diritto di rischiare il nuovo, un nuovo di cui anche noi siamo espressione, anche se ci distinguiamo per un maggior spessore nelle proposte e nell'idea di governo. Dall'altra ci sono il buon senso e la capacità amministrativa di Bernazzoli. Poi, però, c'è da chiedersi se chi si presenta come novità sia capace di governare e di risolvere i problemi, non con gli slogan, ma con i fatti.

Così come bisogna domandarsi come possa governare un'accozzaglia di anime che va da Fli, passa dalla Guarnieri, arriva ai Comunisti Italiani e ai paladini dello stop all'inceneritore. Nessuno dei due schieramenti ci dà garanzie, pensiamo quindi che sia una scelta responsabile non schierarsi, quantomeno per coerenza con l'atteggiamento propositivo e critico tenuto durante tutta la campagna elettorale".

"A chi vincerà spetterà un compito esaltante anche se molto difficile, quello di tirare fuori la città dalle secche, non solo economiche, ma anche culturali, in cui si trova - continua Ghiretti - e di riconsegnarle dignità, orgoglio e speranza nel futuro. Noi ci saremo, con una minoranza che non sarà mai opposizione preconcetta, ma sempre rigorosa e costruttiva. Nel frattempo diventeremo un soggetto politico a tutti gli effetti, coinvolgendo un sempre maggior numero di cittadini, anche attraverso l'organizzazione di seri approfondimenti politici e sociali; già a giugno avrà luogo una prima iniziativa sul ruolo dei riformisti in Italia e a Parma. Perché solo se se la politica, i cittadini, gli amministratori, le forze economiche e culturali saranno in grado di remare insieme per la medesima rotta condivisa potremo farcela".


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